giovedì 5 ottobre 2017

Federico II von Hohenstaufen

Una delle immagini simbolo del Codice "De Arte venandi cum avibus" è quella iniziale che ritrae l'Imperatore Federico II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero, Re di Sicilia (per via materna) e Re di Gerusalemme (iure uxorio)
La  figura di questo imperatore (nipote di Federico Barbarossa) è rimasta nell'immaginario del mondo di quel tempo, così come nel nostro. 
Basti pensare che l'Università di Napoli si chiama appunto "Federico II", che esistono istituti di studi federiciani e così via.
Fu figura di grandissima cultura (parlava correntemente sei lingue: tedesco, siciliano, arabo, greco, latino e francese) e seppe creare alla sua Corte a Palermo un insieme di letterati e studiosi che anticipò di 250 anni il Rinascimento. Unì, sotto la sua guida l'intera Europa, dalla Danimaca sino a Palermo, facendosi rispettare ed ammirare.

Fu grande amante della caccia e questa sua opera è la migliore testimonianza di questa passione.

Proprio alla sua figura - convenevolmente -  è dedicata la prima miniatura del Codice (seppur insieme a suo figlio Manfredi) in alto a sinistra in posizione ieratica:



Temevo fosse più arduo riprodurne le fattezze; ecco il risultato, sulla pagina con i margini segnati::

 
 Qui di seguito, invece, la pagina terminata:


Putroppo, la penna mi si è inceppata all'inizio della prima colonna, subito dopo la sontuosa lettera Q maiuscola. Ho provato a cambiare pennino a riprendere la scrittura: il risultato sono due macchie ben evidenti; la figura di Federico II mi sembra ben riuscita e non vorrei rifarla (non so se sarò capace). Vorrei di contro valutare di contornarla tutta di colore oro come segnio di omaggio per l'Imperatore.

Devo ammettere che invece le due macchie mi "disturbano" parecchio. Sto quindi valutando un sistema di correzione (col taglio del foglio e sostituzione delle parti rovinate) che a mio modo di vedere dovrebbe restare comunque consono allo stile adottato.  Ma questo sarà oggetto di altro blog.

Da ultimo, come sempre, il paragone tra le due figure:

 

A sinistra l'originale ed a destra la copia.

 

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